Endometriosi e Psicologia

ENDOMETRIOSI: IL DOLORE NON RICONOSCIUTO

Endometriosi il dolore non riconosciuto

1 DONNA SU 10 NEL MONDO SOFFRE DI ENDOMETRIOSI!

Endometriosi definizione

L’endometriosi è una patologia ginecologica cronica, complessa e ancora poco conosciuta originata dalla presenza anomala di tessuto simil endometriale in altri organi tra cui ovaie, vagina, tube, peritoneo e talvolta anche intestino e vescica.
Essendo una malattia ormono-dipendente tutti i mesi, sotto gli effetti ormonali del ciclo mestruale, il tessuto impiantato in sede anomala va incontro ad un sanguinamento interno: ciò dà origine alla formazione di focolai, noduli, cisti, aderenze e stati di infiammazione cronica negli organi toccati dalla malattia.
I principali sintomi e disturbi fisici sono: dolore pelvico cronico soprattutto durante il ciclo, dolore ovarico intermestruale (durante l’ovulazione), dolore all’evacuazione, dolore lombare, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, stato di affaticamento cronico, problemi intestinali (alternanza di stitichezza e diarrea), infertilità o difficoltà a raggiungere una gravidanza.

Endometriosi e psiche

Alla sofferenza fisica si aggiunge, nella maggior parte dei casi, anche una grande sofferenza psicologica ed emotiva che nasce come conseguenza del dolore stesso.
L’aumento degli stati di ansia e di preoccupazione per il futuro, gli sbalzi d’umore, i disturbi del sonno, i cambiamenti con l’immagine femminile di sé, le difficoltà relazionali e sessuali.
Spesso a tutto questo si affiancano un forte senso di solitudine ed incomprensione nati dalla mancanza di sensibilità, di informazione e di riconoscimento da parte della società e delle persone che vivono attorno alla donna.

Malattia invisibile e riconoscimento

Questa patologia viene descritta come una malattia invisibile perché i suoi sintomi, sia fisici che emotivi, non sono visibili ad occhio esterno. Una malattia che non si vede ma che silenziosamente avanza nel corpo e nella mente di chi ne soffre.
Questa invisibilità esterna causa ulteriori disagi e difficoltà.
Spesso le donne si trovano nell’ingiusta condizione di doversi spiegare e giustificare con il mondo. E questo, quando si sta male, non è un compito per nulla piacevole.
Le giustificazioni rispetto al proprio stato di salute o alla propria stanchezza spesso devono essere date a familiari, amici e sul posto di lavoro.
Quello che aggrava ulteriormente la situazione è che non di rado anche le spiegazioni che vengono fornite, non vengono ascoltate o peggio, non vengono credute.
In tanti casi vale il detto: credo solo se vedo! E nel caso dell’endometriosi che lavora internamente, questo porta ad uno stato di solitudine relazionale e sociale.

Cosa posso fare per farmi capire?
Trova le parole più semplici ma anche più incisive e dirette per spiegare la tua malattia e i tuoi stati d’animo. Fallo una volta, due, massimo tre. Se alla terza l’altro non vuole capire o non vuole ascoltare allora forse non è una persona che merita le tue spiegazioni.
Non ti vergognare di quello che devi raccontare, è un tuo pezzo di vita, è un problema di salute, non è una colpa! Non è stata una tua scelta avere l’endometriosi.

Cosa posso fare per aiutare una persona che soffre di endometriosi vicino a me?
Credile, credile, credile.
Ascoltala, ascoltala, ascolta.
Segui quello che ti racconta, osserva i suoi occhi, stalle vicino anche nei suoi silenzi.

Endometriosi e Psicologia