Endometriosi e Psicologia

SENSO DI SOLITUDINE E DIFFICOLTÀ RELAZIONALI

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L’endometriosi come qualunque altra malattia cronica, va ad inserirsi all’interno della vita della donna ma anche all’interno della vita delle persone che la circondano.
Spesso la presenza della malattia causa, con il passare del tempo, delle difficoltà sul piano relazionale e sociale, rendendo i rapporti con gli altri più complicati e complessi da vivere e da gestire quotidianamente.

I problemi connessi all’area delle relazioni con gli altri possono riguardare e toccare tutte le sfere inerenti un contatto con le persone esterne:

  • Sfera familiare
  • Sfera di coppia
  • Rapporti di amicizia
  • Rapporti con i colleghi e il mondo del lavoro

A queste aree si aggiunge anche la difficoltà nell’interagire anche solo semplicemente con persone di passaggio o conoscenti.

Principalmente i problemi nascono quando da entrambe le parti si vivono emozioni di difficoltà e disagio le quali rendono l’incontro e la convivenza più complicate da gestire.

Da parte delle donne affette da endometriosi, le difficoltà relative ai rapporti con l’esterno riguardano principalmente la spiegazione del proprio stato di salute, della malattia e dei propri stati d’animo. Non sempre infatti questo risulta essere un compito facile.
Spesso spiegare agli altri qualcosa che si sta vivendo internamente (dal punto di vista fisico e dal punto di vista psicologico) non è per niente semplice.
A volte non si trovano le parole giuste, i toni corretti, i momenti migliori. Altre volte semplicemente non è facile riuscire a spiegare agli altri quello che anche per noi non è totalmente chiaro o limpido. Spesso è difficile superare delle barriere culturali ed altrettanto spesso non è facile avvicinarsi ad un linguaggio tecnico o medico che non è di propria competenza.
In aggiunta a questo si affianca il fatto che una donna possa anche non aver sempre voglia di spiegare o giustificare agli altri la propria condizione, la propria vita o il proprio stato di salute. Questo accade soprattutto dopo diverso tempo, quando le spiegazioni e le giustificazioni sono già state date in precedenza. In questi casi la sensazione è proprio quella di non avere più la forza o le energie di doversi giustificare costantemente con gli altri.

Da parte del mondo esterno, invece, la difficoltà è certamente quella di riuscire a comprendere pienamente quello che viene ascoltato.
Nei casi peggiori il rischio è quello che la donna possa trovarsi di fronte a reazioni non consone rispetto al suo stato emotivo.
In particolare può essere frequente trovarsi di fronte a persone che non credono, che non capiscono, che non accettano o addirittura che tentano di sminuire o denigrare quanto loro riportato.
Quando ci si trova di fronte a reazioni di questo genere, non è per nulla facile riuscire ad avere una risposta emotiva di equilibrio e stabilità interiore.
Spesso le sensazioni sono quelle di incomprensione, di abbattimento, di sconforto ma anche di forte ira e rabbia.

Nei casi più importanti, laddove la donna non riesca bene a spiegarsi e laddove dall’altra parte non vi sia la giusta dose di comprensione ed accettazione, il rischio maggiore è quello che porta ad una situazione e ad una condizione di isolamento.
Quando non ci si sente capiti e non ci si sente compresi, il sentimento principale che viene a svilupparsi è proprio quello della solitudine che con il trascorrere del tempo può condurre pian piano verso una condizione di chiusura interiore rispetto al mondo esterno ed alle relazioni sociali.

L’aiuto psicologico in questi casi diventa fondamentale. L’obiettivo in linee generali sarà quello di favorire una migliore comunicazione da parte della donna e una cura degli stati emotivi di sconforto ed incomprensione, con lo scopo finale di evitare condizioni di chiusura ed isolamento.
Per queste problematiche può a volte essere d’aiuto un sostegno non solo alla donna ma anche alla coppia o all’intero nucleo familiare.

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