Endometriosi e Psicologia

ENDOMETRIOSI E FERITE EMOTIVE

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Una malattia cronica come l’endometriosi con tutti i suoi sintomi fisici, causa con il tempo diverse ferite anche dal punto di vista emotivo e psicologico.

Ho selezionato le 4 ferite emotive che ho riscontrato essere più frequenti e comuni nelle donne affette da questa patologia.
Resta sempre valido il fatto che ogni donna è un mondo a sé e può trovarsi ad affrontare sfide e ferite diverse da quelle elencate di seguito.

1. PERDITA DI CONTROLLO SUL PROPRIO CORPO
La malattia con i suoi dolori e i suoi sintomi, soprattutto quando ancora non si ha una diagnosi certa, porta la donna a rendersi conto di non avere più la gestione del proprio corpo. Come se ogni reazione sfuggisse dal controllo.
Questo provoca forti sensazioni di spavento, frustrazione ed impotenza che creano una ferita nella mente e nella memoria.

2. PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO – IL DOLORE NON SI DIMENTICA
Sicuramente la preoccupazione per il proprio stato di salute nel futuro è molto accentuata in chiunque soffra di una malattia con sintomi cronici.
A questo si aggiunge il fatto che anche durante periodi di equilibrio e di calma a livello sintomatico, basta un piccolo stimolo che rievochi i ricordi passati per fare riemergere le paure e le preoccupazioni in maniera violenta.

3. FEMMINILITÀ
La terza ferita emotiva che questa malattia lascia nelle donne che ne soffrono riguarda la sfera della femminilità e dell’essere donna. È una malattia che tocca un punto preciso e particolare del corpo a cui associamo il nostro essere femminile.
Frequenti sono a riguardo le sensazioni di sentirsi donne sbagliate, donne spezzate, donne diverse, donne a metà.
In verità si è donne che nonostante la malattia ed i dolori, svolgono comunque le normali attività di vita facendo il doppio degli sforzi!

4. RICONOSCIMENTO E INCOMPRENSIONE
L’ultima ferita emotiva riguarda maggiormente la sfera sociale. Non trovare riconoscimento alla propria sofferenza da parte della società ma anche da parte della propria sfera relazionale, è sicuramente una forma di violenza che lascia una ferita aperta nel cuore e nell’anima.

Vorrei sottolineare che queste ferite, esattamente come le ferite ed i sintomi fisici sono invisibili. Non sono osservabili ad occhio esterno e quindi spesso, purtroppo, vengono sottovalutate o minimizzate.

COSA POSSO FARE?
Psicologicamente l’obiettivo che ci si può dare per prenderci cura di queste ferite, è quello di poterle pian piano ricucire.
Dico sempre che purtroppo non abbiamo una gomma magica per cancellare via dolori e sofferenze, ma possiamo fare in modo che quelle ferite restino il meno aperte e sanguinanti possibile. Lasciare che possano pian piano essere elaborate affinchè rimangano solo delle cicatrici a ricordarci delle sfide affrontate e superate grazie alle nostre capacità e risorse interiori.

Se pensi di avere bisogno di un supporto psicologico, non vergognarti di chiedere aiuto!

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