Endometriosi e Psicologia

ENDOMETRIOSI: LA MEMORIA DEL CORPO

zachary-kadolph-qBJgfnCTwbU-unsplash

“Noi dimentichiamo il corpo, ma il corpo non ci dimentica.
Maledetta memoria degli organi”
(Emil Cioran)

Spesso al giorno d’oggi si sente parlare del concetto di trauma e di tutte le sue conseguenze ed effetti nella vita di una persona.
In psicologia viene definito trauma un turbamento dello stato psicologico, emotivo e mentale causato da uno o più avvenimenti dotati di particolare carica e forza emotiva.

Possiamo distinguere tra due tipologie di traumi:

  • I Traumi con la T maiuscola ovvero tutti i traumi causati da eventi straordinariamente gravi che sconvolgono la vita della persona minacciandone l’integrità o la sopravvivenza stessa (ad esempio vissuti di violenza, abusi, gravi incidenti, terremoti ecc..)
  • I traumi con la t minuscola ovvero tutte le esperienze che incidono significativamente dal punto emotivo sulla vita di una persona e che segnano una traccia nel corso della sua storia (periodi di stress, lutti, divorzi, cambiamenti, difficoltà fisiche)

La diagnosi e la presenza di una malattia importante (come l’endometriosi) rientrano certamente nella categoria dei possibili traumi con la t minuscola.
Questo significa che vivere le esperienze fisiche e psicologiche connesse alla malattia può portare nel corso del tempo a fare in modo che la mente classifichi le sofferenze ed i disagi come delle vere e proprie esperienze traumatiche che in qualche modo si vanno fortemente ad imprimere nella memoria inizialmente conscia e razionale e successivamente inconscia e profonda della persona.

Inoltre quando una situazione dà luogo in qualche modo ad un’esperienza negativa, anche con il passare del tempo essa verrà facilmente associata ad emozioni negative.

Tutto questo accade frequentemente nelle donne affette da endometriosi che subendo per svariati anni dolori molto forti, arrivano a creare spontaneamente un vero e proprio programma mentale nella loro memoria, pronto a scatenare reazioni forti ed automatiche anche al più piccolo segnale connesso alla malattia.

Infatti anche quando, grazie alle cure ormonali o agli interventi chirurgici la donna riesce ad ottenere un buono stato di equilibrio della patologia, è sufficiente la rilevazione di un piccolo segnale per scatenare nel corpo e soprattutto nella mente reazioni molto forti dal punto di vista psicologico ed emotivo che in qualche modo riescono a ricordare in pochi attimi le sofferenze provate durante l’intero percorso della malattia.

Il sostegno psicologico si pone l’obiettivo in questo ambito, di alleggerire, entro i limiti del possibile, i ricordi connessi ai vari passaggi della malattia in modo tale da rendere meno invalidanti gli effetti fastidiosi sulla condizione del presente.

Endometriosi e Psicologia